Comunicati Uila Ufficio Stampa

 Agricoltura, rinnovo Ccnl fornisce contributo contro recessione  

Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza

È stato siglato, nella notte a Roma, il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, scaduto a dicembre 2021, e che interessa un milione di lavoratrici e lavoratori del comparto.

“Esprimiamo soddisfazione per la conclusione del negoziato che mette subito soldi freschi in tasca ai lavoratori. Le relazioni sindacali hanno dimostrato di essere più resilienti della pandemia e dell’inflazione, che colpisce parimenti lavoratori e imprese. Con questa decisione l’agricoltura fornisce al paese il suo contributo per scongiurare la recessione” commenta Stefano Mantegazza, segretario generale Uila Uil spiegando che: “il sistema salariale in essere nel settore agricolo affida al contratto nazionale la definizione degli aumenti salariali per il primo biennio. L’incremento del 4,7% delle retribuzioni, per fare un esempio relativo ad un lavoratore stagionale qualificato, equivale a 72 € di aumento a regime che sarà conseguito nell’arco di 12 mesi. La prima tranche, pari al 3%, erogata dal 1° giugno, consentirà di aumentare da subito i salari di tutti i lavoratori impegnati nelle grandi campagne di raccolta” prosegue Mantegazza. “Ancora più importante è poi l’impegno a tornare ad incontrarsi a settembre del prossimo anno per comparare l’inflazione reale del biennio 2022-2023 con le dinamiche retributive definite per il recupero dell’eventuale differenziale”.

“Il welfare è l’altro grande protagonista di questo rinnovo contrattuale dal momento che si prevede un’integrazione del 20%, in aggiunta a quanto riconosciuto dall’Inps, per i cinque mesi di maternità obbligatoria; per gli operai a tempo indeterminato, il riconoscimento di un assegno di solidarietà non solo per gravi patologie ma anche per interventi chirurgici e l’istituzione della Cassa Rischio Vita; l’aumento da due a tre mesi dell’indennità per lavoratrici vittime di violenza di genere.”.

 

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