Comunicati Uila Ufficio Stampa

Ccnl alimentare: la trattativa è chiusa, inutili le lacrime di coccodrillo

Dichiarazione del segretario generale Uila Uil Stefano Mantegazza

In merito al dibattito in corso sull’accordo di rinnovo del Ccnl industria alimentare, sottoscritto il 31 luglio scorso, il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza dichiara:

“Come era prevedibile, dopo la firma di rinnovo del Ccnl industria alimentare del 31 luglio scorso, emergono da una parte le “lacrime di coccodrillo” di chi voleva trovare una soluzione per giungere a una firma unitaria dell’accordo da parte di tutte le associazioni del settore, dall’altra c’è chi continua ad “abbaiare alla luna”, inventando cavillose ma inesistenti violazioni al Patto per la fabbrica che sarebbero contenute nell’accordo raggiunto tra Fai-Flai-Uila e Unionfood, Ancit e Assobirra”.

“La realtà è molto più semplice, come abbiamo già spiegato: l’unico motivo di divisione che ha indotto una parte della compagine datoriale, orchestrata da Federalimentare, ad abbandonare il tavolo negoziale sono 13 euro sull’elemento aggiuntivo della retribuzione, da pagare per altro ad aprile 2023! Tutto il resto, sia la parte normativa che quella legata al restante del salario, era già stato condiviso da tutti”.

“Dispiace che Federalimentare abbia rinunciato o non saputo avanzare una proposta di mediazione rispetto ai 13 euro, cosa che era alla portata di qualsiasi negoziatore che avesse voluto condurre in porto questa trattativa che si trascinava da oltre 10 mesi”.

“Ora tocca alle imprese riflettere sull’opportunità di subire le azioni di lotta che, già dal prossimo 24 agosto, Fai-Flai-Uila metteranno in campo, con il blocco di flessibilità e straordinari, il tutto per 13 euro o di applicare i contenuti dell’accordo sottoscritto”.

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