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Pac, l’Italia sostenga in Europa le richieste del sindacato sul lavoro    

Si è svolto ieri l’incontro con la ministra Teresa Bellanova sul tema della Pac post 2020, richiesto nei giorni scorsi da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil in vista della prossima riunione del consiglio dei ministri agricoli europei che dovrà decidere la posizione con la quale il consiglio affronterà la fase dei “triloghi” con Parlamento e commissione Ue in merito alla riforma della politica agricola comune.

Insieme ai segretari generali della Flai, Giovanni Mininni e della Uila, Stefano Mantegazza, e alla segretaria nazionale della Fai, Raffaella Buonaguro, all’incontro ha partecipato anche il vice segretario generale dell’Effat, Enrico Somaglia, che ha illustrato alla ministra Bellanova le ragioni e i contenuti delle proposte del sindacato agricolo europeo in merito alla Pac del futuro.

L’Effat rivendica la necessità di rendere la Pac più equa e sostenibile dal punto di vista sociale, riconoscendo il valore del lavoro e inserendo il requisito del rispetto dei contratti e dei diritti dei lavoratori tra i criteri che condizionano la concessione degli aiuti comunitari alle aziende. Una proposta che i sindacati italiani portano avanti da 20 anni e che oggi, per la prima volta, appare possibile realizzare. Somaglia ha anche annunciato che nel Parlamento europeo, che voterà la sua posizione sulla Pac il 21 ottobre, sono stati presentati degli emendamenti che riprendono la proposta dell’Effat ma, ha aggiunto, è importante che tale proposta venga sostenuta anche in sede di consiglio dei ministri agricoli da parte dei governi.

Fai, Flai e Uila hanno quindi chiesto alla ministra Bellanova di impegnare il governo italiano a sostenere la proposta sindacale dell’Effat sulla condizionalità sociale degli aiuti europei nella prossima riunione del Consiglio agricolo del 19-20 ottobre.

 

 

 

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