Dal territorio

Lombardia, sottoscritto contratto integrativo regionale panificazione

Nella serata di oggi è stato sottoscritto il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale del settore Panificazione (CIRL) tra Fai Cisl, Flai Cgil e Uila-Uil della Lombardia e le controparti datoriali di Unione Regionale Panificatori Lombardia (Federpanificatori Fippa), Federazione Assipan-Confcommercio rappresentata per la Lombardia dalla Associazione Panificatori di Lecco – Assopanificatori Fiesa Confesercenti Lombardia.

A darne notizia sono i sindacati, che affermano: “In un contesto geopolitico internazionale complesso, che registrerà significative conseguenze anche nel settore, l’accordo sottoscritto, che interessa oltre 15.000 lavoratori e circa 4.000 aziende con caratteristiche e specificità differenziate tra le varie province lombarde, conferma il buon livello delle relazioni industriali che si è tradotto nell’approccio costruttivo e concreto dei vari incontri e nella qualità delle scelte condivise. Punto di forza di questa tornata contrattuale è stata la chiara volontà di concludere il negoziato senza vacanze contrattuali, garantendo, una volta definito il premio per obiettivi, la sua operatività già dal 1° gennaio 2022. Inoltre è da valorizzare la comune visione strategica verso i temi di interesse sociale: dall’attenzione alla prevenzione di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso un potenziamento del presidio degli RLST, all’innovativo meccanismo di welfare contrattuale che incentiva e favorisce un investimento nella previdenza complementare contrattuale di settore (ALIFOND), fermo restando che tutte le scelte negoziali assunte ruotano intorno al consolidamento del sistema bilaterale lombardo (EBIPAL)”.

Nel dettaglio, spiegano i segretari generali regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Massimiliano Albanese, Alberto Semeraro e Maurizio Vezzani, il nuovo contratto integrativo lombardo della panificazione, che si aggiunge alle intese regionali intervenute con l’accordo del 2 dicembre 2021 sul sistema della classificazione del personale e dell’apprendistato, prevede:

  • il potenziamento del sistema bilaterale regionale, con una maggiore dotazione in termini economici (con un +20%) dell’impianto organizzativo degli RLST e una conseguente positiva maggiore presenza sul territorio e nei luoghi di lavoro, al fine di rispondere non solo agli obblighi di legge in tema di salute e sicurezza ma di generare una più efficace e adeguata cultura della prevenzione;
  • la riconferma della validità dell’introduzione del “bollino etico di qualità” attraverso la definizione di un disciplinare che identifichi nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa criteri idonei a certificare sia la corretta applicazione delle regole normative previste dal CCNL e dal CIRL sia l’adesione agli enti bilaterali di settore regionale e nazionale;
  • nell’ambito delle relazioni industriali, la volontà di attivare partnership con enti e/o istituzioni di ricerca al fine di migliorare l’apporto di analisi e la proiezione delle possibili evoluzioni del settore della panificazione, con l’obiettivo di condividere analisi e strategia da proporre al sistema delle imprese del settore favorendo il miglioramento continuo in termini di organizzazione del lavoro, crescita professionale e occupabilità;
  • riconfermano la centralità del valore della professionalità attraverso un comune impegno nell’adeguamento degli inquadramenti professionali, anche durante la vigenza contrattuale, come avvenuto negli accordi in materia, da ultimo l’intesa del 2 dicembre del 2021;
  • un incremento del “premio regionale per obiettivi (PROV)” per il prossimo quadriennio di circa il 25%. Infatti, a parametro medio A2 per i lavoratori dei Panifici Artigiani il PROV equivale a: € 560,00 per il 2022; € 613,00 per il 2023; € 655,00 per il 2024; € 672,00 peri il 2025; per i lavoratori dei Panifici Industriali il PROV a parametro medio 3°B equivale a: € 757,00 per il 2022; € 818,00 per il 2023; € 868,00 per il 2024; € 888,00 per il 2025.
  • Certamente una delle novità più importanti è rappresentata dalla possibilità di destinare volontariamente tutto o parte del premio regionale per obiettivi (PROV) ad ALIFOND, il fondo contrattuale per la pensione complementare. Tale scelta è incentivata dal riconoscimento di una maggiorazione del 15% a favore delle quote che i lavoratori decideranno di destinare al fondo pensione, con un guadagno netto – grazie alla defiscalizzazione e decontribuzione delle somme destinate a forme di welfare – non solo per il lavoratore ma anche per il datore di lavoro, in una dinamica contrattuale cd. “win-win”, senza tralasciare peraltro, nel caso di somme destinate ai fondi per la pensione complementare, che esse sono ulteriormente agevolate da una fiscalità di vantaggio.

 

 

 

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