Comunicati Uila Ufficio Stampa

Voucher: basta fake news, vero problema è incrocio domanda-offerta di lavoro 

Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza

“La minaccia di scaffali vuoti nei supermercati, se non verranno reintrodotti i voucher in agricoltura, è una grande “fake news”. I voucher sono già stati definiti nella loro ultima versione dal primo governo Conte con il “decreto dignità” e già oggi gli agricoltori possono assumere disoccupati, studenti, pensionati, lavoratori in cassa integrazione e persino percettori di reddito di cittadinanza. Inoltre, le aziende agricole possono acquistare un voucher da 4 ore di lavoro continuativo e utilizzarlo entro dieci giorni senza il limite della durata minima giornaliera.L’agricoltura, quindi, dispone già di lavoratori in eccesso a cui rivolgersi e di massima flessibilità nell’utilizzarli”.

È quanto dichiara il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza, Intervistato oggi dall’agenzia di stampa specialistica Agrapress.

“Il sindacato si oppone a ulteriori deregolamentazioni per un semplice motivo” spiega Mantegazza “nel settore lavorano oltre un milione di persone ma circa 450mila di queste non raggiungono le 51 giornate di lavoro che danno accesso alle tutele previdenziali e assistenziali. Vorremmo evitare che attraverso una ulteriore deregolamentazione dei voucher, aumentasse l’esercito dei braccianti senza tutele e senza diritti”.

“Il vero, grande problema da risolvere, piuttosto, è come fare incontrare l’offerta di lavoro con la domanda delle imprese” prosegue Mantegazza.  “Ad oggi ritengo esista una sola strada possibile per dare una risposta efficace e soprattutto rapida al problema: utilizzare gli Enti bilaterali agricoli, costituiti congiuntamente dal sistema delle imprese e dai sindacati, già presenti in tutte le province italiane e previsti tra i soggetti attuatori della legge 199/2016. Alle piattaforme degli enti territoriali potranno iscriversi anche tutti quei lavoratori provenienti da altri settori, oggi disoccupati, ai quali va garantita, come a tutti gli altri, certezza dell’applicazione di leggi e contratti, benefici previdenziali e assistenziali e non lavoro accessorio precario”.

“Vorremmo” conclude Mantegazza “che l’attenzione della politica e dei media si concentrasse su questo tema anziché correre dietro a fake news dannose per il paese e per i lavoratori che tuteliamo”.

 

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