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Alimentare, l’Istat smentisce i “gufi”. Export food Made in Italy al massimo storico nel 2020

Dichiarazione del segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza

I dati Istat sulle esportazioni dell’agro-alimentare nel 2020 smentiscono definitivamente i “Gufi” che per 12 mesi hanno provato a raccontarci che anche questo settore sarebbe stato duramente colpito dalla pandemia.

Mentre l’export complessivo italiano segna -9.7% (in linea con i dati di paesi come Spagna e Germania), quello del nostro settore aumenta dell’1,9% rispetto al 2019, facendo segnare un massimo storico con oltre 46,1 miliardi di euro.

Questo straordinario risultato non fa venire meno la consapevolezza che, a fronte di settori che hanno ben performato come le conserve, la pasta o l’olio di oliva, ce ne sono altri, come il vino, che sono in sofferenza.

Il risultato complessivo è comunque straordinario e riempie di orgoglio tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno contribuito in maniera determinante a questo ennesimo successo del “food” Made in Italy.

Questo trend di crescita va ora rafforzato e implementato, utilizzando al meglio le risorse che arriveranno dal Recovery Found.

È l’occasione per mettere mano alle riforme che l’Unione europea ci chiede e per rilanciare gli investimenti, pubblici e privati, insieme ai consumi interni.

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